Il mito dello speculatore

Se lo speculatore è chiunque tenti di trarre profitto da una compravendita, allora ogni operatore economico è uno speculatore.
Il mito dello speculatore

Indice

Siamo abituati ad associare la parola Speculatore ad un qualcosa di negativo, una sorta di demone della finanza che attacca i mercati con scopi più o meno antisociali.

LE ORIGINI DELLO SPECULATORE VS INVESTITORE

L’etimologia della parola ci indica la derivazione latina della voce “specula” (vedetta) e “specere” (osservare), a cui le varie evoluzioni hanno portato a definire lo speculatore come un qualcuno che guarda il futuro, o se vogliamo attualizzare il termine e portarlo al contesto finanziario di oggi, sarebbe forse meglio dire “un operatore economico con una qualche abilità predittiva dell’andamento dei mercati”.

L’associazione negativa deriva dal fatto che tendenzialmente lo speculatore è associato ad operazioni finanziarie di breve (se non brevissimo) termine.
Potenzialmente queste operazioni discendono dalla funzione “più nobile” del prestito a lungo termine che, al contrario, potrebbe fare riferimento ad un investitore che intende finanziare un imprenditore al fine di sviluppare un progetto economico.
Ma è davvero valida questa distinzione?

SPECULATORE VS INVESTITORE

Se l’imprenditore sta scommettendo sulla sua idea, l’investitore sull’idea dell’imprenditore, e lo speculatore sulla previsione di quello che farà l’investitore, dunque il punto sta nella tempistica di realizzo della scommessa?

L’impresa nasce dalla combinazione di capitali (del finanziatore) e dall’ idea dell’imprenditore che, da un certo punto di vista, si potrebbero interpretare come giocatori d’azzardo che si stanno assumendo un rischio per ottenere un profitto.

Se tutto va bene, l’azienda si attiverà e dopo qualche anno potrà farsi valutare sul mercato, in modo da attrarre nuovi capitali, nuovi investitori.
Contando su un buon rating, potrà riuscire a trovare finanziamenti di diverso tipo: fondi di investimento con piani a lungo termine, gestori con ottiche di medio periodo e, di brevissimo termine, quelli da parte degli speculatori.

Ecco che entra in gioco lo speculatore: lui non ha rapporti né con l’imprenditore né con l’investitore e potrebbe non avere nemmeno idea di ciò che l’impresa stia realmente facendo; egli è una figura che acquisterà alcuni titoli con l’idea di rivenderli (nel caso più estremo) all’interno della stessa giornata e guadagnare dalla differenza di prezzo.

I fondi d’investimento dispongono di grandi capitali, ma non sono numerosi.

I gestori sono più numerosi, ma con capitali di medio calibro.

Gli speculatori sono molto numerosi, ma con capitali tendenzialmente più limitati.

Se sul mercato ci fossero solo fondi d’investimento, ogni volta che si decidesse di spostare capitali, con le quantità che sono in grado di muovere, ci troveremmo incredibili oscillazioni sulle quotazioni, che potrebbero destabilizzare lo stesso capitale sociale delle imprese per la semplice legge di domanda-offerta: alta offerta di titoli farebbe improvvisamente precipitare le quotazioni ed aumentare i tassi di rendimento che potrebbero diventare insostenibili per l’impresa.

Ma se in questo contesto inseriamo anche i gestori, piccoli risparmiatori e speculatori, il finanaziamento dell’impresa otterrebbe una diversificazione di investitori: il mercato diventerebbe spesso, le operazioni di compra-vendita frequenti, e l’incidenza di una sola transazione sulla quotazione dei titoli meno rilevante.

Quindi, in un contesto del genere, non sembra che lo speculatore abbia un ruolo così negativo nel funzionamento dei mercati ma anzi, al contrario, risulta indispensabile per creare spessore; cioè, un fondo d’investimento che vuole liberarsi di titoli in portafoglio, ha necessità di trovare qualcuno dall’altra parte disposto a comprarli. Detta così sembra una cosa banale, ma in realtà, se il mercato non è spesso, la vendita di titoli è complicata e potrebbe richiedere giorni, se non settimane.

L’INVESTIMENTO E’ UNA SCOMMESSA

Il punto, di fatto, è che tutti gli operatori tentano di speculare.
Chi a lungo termine, chi a medio e chi breve.
Si tratta di una scommessa di diverso ordine, ma pur sempre una scommessa.

L’imprenditore scommette su un progetto.
L’investitore scommette su una persona.
E lo speculatore scommette sul “momentum”.

La scommessa è alla base del sistema capitalistico, è la dottrina del mondo occidentale.

La scommessa può essere in un verso oppure in quello opposto e proprio per questo non dobbiamo sorprenderci se ci sarà qualcuno pronto a scommetterci contro; potrebbe essere più conveniente e forse anche più interessante, evitare di lamentarci di quelli che vengono chiamati “attacchi degli speculatori” e mettere in campo tutte le nostre abilità per convincere questi fantomatici demoni della finanza che scommetterci contro significa perdere, facendoli passare dalla nostra parte.

Se io “governo” o “impresa” ho una gestione diligente e lungimirante e metto in campo tutte le azioni, investimenti o politiche fiscali tali per cui i mercati non possono fare altro che aspettarsi una crescita nel medio/lungo periodo, allora difficilmente ci sarà qualcuno con il coraggio di scommettermi contro.

A quel punto avremo così trasformato demoni in qualcosa che è più riconducibile agli angeli.

Troppo spesso si cerca il colpevole dei propri fallimenti: gli stati o le imprese non falliscono per colpa degli speculatori, ma per colpa di malsane gestioni o scelte sbagliate.

Uno speculatore è più una conseguenza, il lato opposto della moneta, il segno meno rispetto al segno più.
E’ un qualcosa di naturale, frutto di un sistema in cui abbiamo deciso di vivere.

Nessuno si lamenta della presenza degli squali sulla barriera corallina: se vuoi immergerti in quell’ oceano di meraviglie, sai in partenza che dovrai stare attento agli squali.

POST SCRIPTUM

Speriamo che le argomentazioni trattate possano coinvolgere i lettori al fine di sviluppare approfondimenti interessanti. Eventuali idee saranno prese in considerazione ed eventualmente sviluppate. Il team di The Sigma Squared fa ricerca e pubblica i risultati in modo gratuito. Approfittatene.
NOTA: Ricordiamo che il presente articolo non è un consiglio di investimento. L’autore NON è un consulente finanziario. Il vostro capitale è a rischio.

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Kris Vandelli

Laureato in Economia e Finanza, investo da oltre 10 anni; la mia passione per la statistica mi ha portato ad approcciare i mercati in termini prevalentemente matematici.

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