A fine 2021 il prezzo azionario di Tesla ha registrato un lungo e costante declino, perdendo il 50% del proprio valore.
Nell’ultimo mese, però, la società ha visto crescere rapidamente la propria capitalizzazione riuscendo a recuperare quasi tutto il terreno perso.
Agli inizi di Aprile, agli iscritti a The Sigma Squared, abbiamo inviato un report in cui illustravamo quello che per noi poteva essere un Fair Value ragionevole.
In questo articolo entreremo nel dettaglio dell’analisi e spiegando le motivazioni che ci hanno portato a quei risultati.
TESLA
2004: Elon Musk ha venduto da poco PayPal e decide di entrare nell’appena nata società Tesla Inc. come maggior investitore; l’idea è quella di costruire macchine elettriche e dare vita ad una rivoluzione “green” del settore.
Passa il tempo e per una questione prettamente strategica Tesla decide di diversificare il proprio business prima attraverso la realizzazione di una rete di supercharger (distributori energetici per fare rifornimento alle auto elettriche) dislocandoli su tutto il territorio statunitense, poi mediante la produzione di batterie aprendo una gigafactory in Nevada.
Nel 2015 Forbes pone Tesla come la società più innovativa al mondo.
È indiscutibile che Tesla abbia costretto il settore dell’automotive ad accelerare il processo di sostituzione dei motori endotermici con quelli elettrici, scatenando una vera e propria rivoluzione settoriale.
IL MERCATO DELLE AUTO ELETTRICHE
Nonostante il mercato globale delle auto abbia subito un rallentamento nel 2019 e un vero e proprio tracollo durante la pandemia, l’industria del comparto elettrico continua ad espandersi.
Attraverso un’analisi dei dati OICA (International Organization of Motor Vehicle Manufacturers) e di quelli EV-Volume.com abbiamo realizzato una proiezione sulla quantità di automobili vendute nel mondo e la relativa quota elettrica (Grafico 01).
Il grafico mostra chiaramente l’espansione delle auto elettriche (“EV-Units”) degli ultimi anni nonostante la contrazione subita dal numero totale di auto vendute degl’ultimi anni.
Supponendo di recuperare i livelli di vendite pre-pandemia entro il 2030 ed ipotizzando un’espansione moderata dello share EV, possiamo immaginare 28 milioni di auto elettriche vendute per quella data, rappresentanti il 42% del totale.
Al momento Tesla domina il mercato: nel 2021 ha venduto quasi un milione di auto elettriche (Grafico 02).
In forte crescita nel 2021 troviamo anche le europee tra cui Volkswagen, BMW e Mercedes in primis.
BYD attualmente domina il mercato cinese ma Musk, con la gigafactory di Shanghai, punta ad espandersi anche ad oriente.g
Il numero di player all’interno del mercato EV è cresciuto molto rispetto ai primi anni e tutte le case automobilistiche si stanno muovendo adattando la propria filiera produttiva.
Il Grafico 03 mostra il livello di frammentazione di questo nuovo mercato, considerando le prime 20 case automobilistiche per produzione di auto elettriche.
Tesla detiene circa il 20% del mercato, share che, con ogni probabilità, sarà destinato a scendere vista l’accelerazione dei suoi competitors.
ANALISI FINANZIARIA DI TESLA
Il 04 Novembre 2021 Tesla (TSLA) raggiunge il suo massimo storico a quota 1243 dollari per azione. Da quel momento comincerà un inesorabile declino con culmine al 24 Febbraio 2022 segnando un -43% dal massimo.
È da qui che è iniziato quest’ultimo rapidissimo rally che vede il prezzo della società texana risalire con una performance del +60% in poco più di un mese (Grafico 04).
Il trend ribassista è stato interrotto in prossimità dell’inaugurazione della nuova gigafactory di Berlino che avrà l’obiettivo di aggredire il mercato Europeo.
L’apertura di questo nuovo sito produttivo aumenta esponenzialmente la capacità di produzione di Tesla, facendole raggiungere un livello massimo di 2 milioni di veicoli/anno.
Ottenuta una panoramica generale, per capire quale possa essere il valore equo (FAIR VALUE) di Tesla, dobbiamo fare alcune ipotesi:
- Supponiamo una crescita della produzione che parta dai livelli attuali e che vada ad attestarsi ad un +10% nel 2030 (quindi in decrescita); la decrescita è legittimata dell’idea che più una società aumenta di dimensione e più sarà difficile mantenere lo stesso tasso di crescita;
- Ipotizziamo che la massima capacità produttiva attuale saturi entro il 2024 e che nello stesso anno venga inaugurata un’altra gigafactory portandola ad un massimo di 3 milioni/anno di unità;
- Ipotizziamo infine di saturare anche questa nuova capacità entro il 2027 e ripetere quindi questo schema “capacità/produzione” per un totale di 10 anni;
Questi assunti ci portano alla rappresentazione del Grafico 05.
Se questo schema dovesse realizzarsi allora potremmo proiettare le vendite di Tesla come da rappresentazione del Grafico 06.
Attraverso l’ipotesi del valore di vendite possiamo utilizzare un modello DCF “Discounted cash flow” al fine di ottenere il valore equo della società; perché il modello sia completo abbiamo però bisogno di alcuni ulteriori assunti tra cui:
- il costo del capitale “WACC” è di 7.25%;
- un modello a due stadi è una buona rappresentazione dello sviluppo di crescita futuro;
- la proiezione infinita dopo i 10 anni delle vendite è correttamente rappresentata da un moltiplicatore di settore pari a 3.3x;
ottenendo quindi una forma matematica del genere:
Risolvendo il problema con alcuni passaggi matematici otteniamo un FAIR VALUE, cioè un valore equo rappresentativo del valore reale della società, pari a circa 563 dollari per azione che è decisamente al di sotto del valore attuale.
CONCLUSIONI
Abbiamo realizzato una valutazione finanziaria del titolo Tesla (TSLA) riassunto nel report inviato agli iscritti al nostro sito web in anteprima il 2 Aprile 2022.
In questo articolo abbiamo spiegato gli assunti che ci hanno portato a credere che Tesla sia decisamente sopravvalutata.
Il modello DCF (“Discounted Cash Flow”) ibrido da noi scelto per la valutazione ci ha portato a stimare un valore equo più basso del valore attuale di mercato di quasi un 50% con un FAIR VALUE che si attesta a 563 dollari per azione.
Il report completo è visionabile al seguente link.
Ricordiamo inoltre che ogni mese realizziamo un’analisi finanziaria su un titolo azionario; per riceverlo gratuitamente in anteprima è possibile iscriversi al seguente link.