Analisi fondamentale sull’industria dei semiconduttori

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Record dopo record i titoli dell’industria dei semiconduttori continuano a salire; ma ci sono ancora azioni convenienti?

Indice

La domanda di microchip sta travolgendo il mondo come uno tsunami e le società dell’industria dei semiconduttori non sono pronte a soddisfarla completamente. Il mondo progredisce in fretta e questi componenti stanno diventando fondamentali in decine di settori.

Scarsa offerta, enorme domanda; sono le due caratteristiche base per far aumentare il prezzo di questi prodotti e con se il valore delle società che li producono.

Questo fenomeno è innescato da tempo ma noi di The Sigma Squared siamo andati alla ricerca di società che potrebbero essere ancora convenienti attraverso l’analisi dei fondamentali e l’utilizzo di multipli di mercato. Presentiamo i risultati gratuitamente in questo articolo.

1. L’INDUSTRIA DEI SEMICONDUTTORI

Abbiamo già introdotto l’industria dei semiconduttori nel nostro precedente articolo “Investire nel mercato dei semiconduttori” in cui abbiamo illustrato il segmento caratterizzato della tecnologia 5Nm.

Diversamente, questa analisi si concentra sull’intero mercato, con l’obiettivo di verificare la presenza di società con potenziali di crescita ma non ancora eccessivamente sovravalutate.

Un’indagine preliminare potrebbe partire concentrandosi sul panel di Tabella 01, dove vengono messi a confronto alcuni multipli di base di società Tecnologiche appartenenti all’industria dei semiconduttori.

Tabella 01: Multipli di Mercato a confronto; Industria dei semiconduttori.

In questo panel vengono riportati i multipli PE trailing a confronto con il PE forward, che possono essere letti come “la situazione ad oggi” contro “la previsione del mercato” del prossimo futuro (ad 1 anno).

Ricordiamo che il multiplo PE è definito come:

\textnormal{PE (Price to Earning Ratio)} = \frac{Prezzo}{Utile}

Nel nostro caso il numeratore è lo stesso in entrambi i multipli ed è rappresentato dal prezzo corrente; cambia solo il denominatore che in un caso è l’utile dell’ultimo anno e nell’altro è costituito dall’utile in previsione per l’anno a venire (vedi colonne successive “EPS (ttm)” e “EPS (next y)”.

Nella pratica, se il valore del multiplo forward è più basso significa che la previsione sugli utili futuri è crescente.

Ma questo non basta per capirne la dinamica, infatti il valore di PE potrebbe essere distorto da un eventuale fattore di crescita “g” che il mercato sta considerando al suo interno; per questo ci occorre confrontare i valori di PE con quelli del multiplo PEG.

Ricordiamo che il multiplo PEG è è definito come:

PEG = \frac{PE}{g*100}

Nella pratica, se siamo in presenza di un fattore di crescita, allora un titolo con il multiplo PEG relativamente più basso dovrebbe indicare un prezzo d’acquisto più economico.

Attraverso queste definizioni possiamo quindi supporre che QUALCOMM Incorporated (QCOM) ed Magnachip Semiconductor Corporation (MX) abbiano dei prezzi convenienti essendo che entrambi mostrano un PEG di 0.5 nettamente inferiore alla mediana di 2.79; inoltre, sono anche i valori più bassi del panel.

Guardando però il differenziale di crescita potenziale (riassunto nell’ultima colonna) entrambi non presentano una previsione estremamente rosea, anzi sembrerebbe che nell’anno a venire gli utili previsti dagli analisti siano sostanzialmente gli stessi.

Essendo però decisamente economici sia dal punto di vista del PE che da quello del PEG, rimangono comunque interessanti.

QCOM è già stato analizzato nel precedente articolo che riportiamo al seguente link per cui ci concentreremo su MX, l’unica small cap del panel.

2. MAGNACHIP SEMICONDUCTOR CORPORATION (MX)

Per farci un’idea generale dell’andamento del prezzo del titolo, proponiamo il Grafico 01 dove viene riportata l’intera evoluzione storica in scala logaritmica.

Grafico 01: prezzo storico di mercato di Magnachip Semiconductor Corporation (MX); daily adjusted close in scala logaritmica; intero database.

 Il prezzo attuale (23/08/2021) è di $19.16 dollari ma nel grafico viene evidenziato il minimo relativo appena formato di $18.54.

La media aritmetica storica è di $11.54. Nel grafico vengono inoltre riportate le medie mobili a 20-50-200 periodi calcolate sulle chiusure giornaliere.

Il Grafico 02 propone un approfondimento sull’ultimo periodo.

Grafico 02: prezzo storico di mercato di Magnachip Semiconductor Corporation (MX); daily adjusted close in scala logaritmica; periodo da 01-01-2018.

Da un punto di vista dell’analisi tecnica, possiamo notare come l’ultimo minimo relativo sia stato formato in prossimità della trendline rialzista tracciata in bianco.

Questo minimo, che quota 18.54 dollari, sconta il valore della società di circa un 30% rispetto al massimo valore mai registrato e si trova ad un +37% dalla media storica.

L’ultimo report trimestrale ha mostrato dei dati societari che hanno deluso le aspettative e questo ha prodotto una rivalutazione al ribasso del titolo, portandolo sotto alla sua media mobile a 200.

Allo stesso tempo, però, il titolo ha raggiunto una quotazione interessante da un punto di vista di multipli di mercato.

A proposito di questo, confrontando questi valori ad alcuni suoi competitor diretti, possiamo notare che, nonostante l’aspettativa di crescita sia solo intorno al 1.14%, Magnachip Semiconductor Corporation sia quello più economico in termini di PEG (Tabella 02).

Tabella 02: Multipli di Mercato a confronto Magnachip Semiconductor Corporation Vs Competitors.

La Tabella 02 propone un approfondimento riguardo la struttura del debito delle stesse quattro società.

Tabella 03: confronto tra società dell’industria dei semiconduttori; struttura del debito.

Per una spiegazione in dettaglio delle voci si faccia riferimento al precedente articolo (link).

Osservando la colonna “% Equity on Total Liabilities” possiamo notare che Cirrus Logic, Inc. (CRUS) presenta la situazione migliore con un patrimonio netto che rappresenta il 76% delle passività totali; subito dopo abbiamo Magnachip Semiconductor (MX) e STMicorelectronics (STM) che rimangono abbondantemente sopra al 50%.

Concentrandoci su MX, possiamo inoltre osservare che, solo il 38% delle passività (al di fuori del patrimonio netto) è costituito da debito, di cui prevalentemente di breve termine. Se si verifica lo stato patrimoniale si potrà notare che la maggior parte è rappresentato da debito di lungo termine in scadenza; il debito in scadenza può essere rinnovato oppure estinto; nel secondo caso potrebbe rappresentare un problema nel momento in cui non ci sia una liquidità disponibile sufficiente ad estinguerlo. Ma questo non è il nostro caso.

Occorre considerare che l’attuale analisi è basata su dati annuali (quindi 2020); se andiamo a verificare cosa è successo negli ultimi trimestri possiamo notare che effettivamente questo debito è stato risolto e la quota di cash si è ridotta. Questo potrebbe essere inteso come una cosa positiva, infatti un’azienda senza debito è un’azienda sana.

Attenzione però perché il debito serve a fare investimenti e gli investimenti a crescere; se la società cresce nel sul valore allora lo farà anche il prezzo di quotazione. 

In questo caso, però, la causa della riduzione di valore del titolo è probabilmente attribuibile solo alla riduzione del EBITDA.

Passando agli investimenti, il Grafico 03 mette a confronto le spese per ricerca e sviluppo rispetto ai ricavi di vendita.

Grafico 03: grafico a dispersione; ricavi di vendita vs spese per ricerca e sviluppo; industria dei semiconduttori.

Società più grandi hanno a disposizione un budget maggiore in termini assoluti dovuto a maggiori ricavi di vendita, e proprio per questo investono di più. Gli investimenti in ricerca e sviluppo fanno si che le società possano rimanere competitive sul mercato. 

Questo rapporto risulta piuttosto costante in tutto il settore; ci si dovrebbe però aspettare che aziende più piccole, proprio per cercare di ottenere un vantaggio competitivo rispetto a colossi del settore, puntino ad avere una quota d’investimento maggiore.

Il Grafico 04 ripropone lo stesso scatter plot ma concentrandosi sulle società di nostro interesse.

Grafico 04: grafico a dispersione; ricavi di vendita vs spese per ricerca e sviluppo; industria dei semiconduttori (parziale).

In questo caso possiamo vedere MX perfettamente allineato alla quota relativa del settore d’appartenenza; spicca Cirrus Logic, Inc. (CRUS) sopra la media mentre gli altri competitor rimangono sotto la quota ideale.

Vediamo ora la scomposizione del valore societario secondo la teoria di Graham, dividendo quindi la capacità di produrre reddito in essere dalla componente potenziale (o speculativa) di sviluppo futuro (Tabella 04).

Tabella 04: confronto tra società dell’industria dei semiconduttori; scomposizione del valore.

Le ultime due colonne mostrano la parte di valore “Asset in place” cioè “in essere” delle società, contro le “Growth Opportunity” cioè la parte di valore potenziale, ancora da dimostrare ma che il mercato sta già prezzando.

Il linea di massima possiamo considerare un titolo “Value” se ha la percentuale di Asset in Place maggiore del 50%; viceversa dovremmo considerarlo un titolo “Growth”.

Il Grafico 05 illustra i risultati della Tabella 04.

Grafico 05: confronto tra società dell’industria dei semiconduttori; scomposizione del valore Value Vs Growth.

L’unico titolo del panel che potremmo definire Value è Intel (INTC); tutti gli altri risultano avere una componente predominante di valore speculativo.

Magnachip Semiconductor (MX) si colloca nella metà di sinistra insieme a Cirrus Logic (CRUS) che risulta avere il valore “Asset in Place” più alto dopo Intel (INTC).

Analizziamo infine la redditività di queste società attraverso la Tabella 05.

Tabella 05: confronto tra società dell’industria dei semiconduttori; parametri di redditività.

Possiamo direttamente concentrarci sulle ultime due colonne che mettono a confronto i rapporti:

  • ROE/WACC : tasso di redditività del patrimonio netto investito rispetto al costo del capitale; in termini pratici, se questo valore è maggiore di uno allora la società genera un reddito capace di superare il costo del capitale; questo valore, però, può essere distorto dalla presenza di asset intangibili;
  • ROTE/WACC : tasso di redditività del patrimonio netto investito in attività tangibili (le attività intangibili a bilancio vengono sottratte al patrimonio netto) su costo del capitale; in questo modo si dovrebbe riuscire ad eliminare l’effetto distorsivo dei beni intangibili. Il problema nasce nel momento in cui la dimensione dei beni intangibili è maggiore del patrimonio netto, producendo valori negativi.

La Tabella 06 evidenzia i valori delle società sotto analisi.

Tabella 06: confronto tra società dell’industria dei semiconduttori; parametri di redditività; dettaglio.

MX e CRUS rimangono anche in questo caso i migliori tra i propri competitor; il primo in termini di ROE/WACC pari a 1.62 (valore riconfermato anche considerando il valore degli intangibili).

Il secondo invece supera il primo con l’introduzione del ROTE, arrivando a 1.94.

3. CONCLUSIONI

Si premette che l’analisi riportata in questo articolo è a solo titolo di ricerca e non può in nessun modo essere considerata come consiglio di investimento; inoltre è di solo carattere esplorativo e necessiterebbe di approfondimenti più accurati.

Detto ciò, dall’analisi fondamentale eseguita sull’industria dei semiconduttori è emerso che, le due “piccole” aziende Magnachip Semiconductor Corporation (MX) e Cirrus Logic, Inc. (CRUS) in questo momento quotano prezzi interessanti.

Il mercato dei semiconduttori è in piena espansione e, nonostante la rivalutazione appena subita a causa degli ultimi dati pubblicati, le due società hanno tutte le carte in regola per un potenziale rialzo di medio-lungo periodo.

POST SCRIPTUM

Speriamo che le argomentazioni trattate possano coinvolgere i lettori al fine di sviluppare approfondimenti interessanti. Eventuali idee saranno prese in considerazione ed eventualmente sviluppate. Il team di The Sigma Squared fa ricerca e pubblica i risultati in modo gratuito. Approfittatene.
NOTA: Ricordiamo che il presente articolo non è un consiglio di investimento. L’autore NON è un consulente finanziario. Il vostro capitale è a rischio.

Kris Vandelli

Kris Vandelli

Laureato in Economia e Finanza, investo da oltre 10 anni; la mia passione per la statistica mi ha portato ad approcciare i mercati in termini prevalentemente matematici.

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